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Per Tong Yanrunan l'atto artistico è un'avventura alla scoperta della vera essenza del soggetto. L'artista cinese è guidato da un costante desiderio di connessione con l'animo umano e la natura, dando vita a un ritratto lontano dalla forma ma che, come le nature morte di Giorgio Morandi, crea una sorta di relazione costantemente appagante attraverso un'apparente semplicità. Il soggetto abita la tela nell'essenza della non-distinzione, ogni volto è vivido e insostituibile, ogni immagine un mondo nuovo e ricco. Al pittore non interessa la vera storia dei suoi personaggi. Estraniandosi dal loro passato riesce a creare un ponte di connessione tra la propria anima e quella del soggetto, una reale e nuda comunicazione. Osservare i ritratti di Tong significa lasciarsi governare da un calmo magnetismo, abbandonarsi alla visione di soggetti immobilizzati dalle dinamiche pennellate del pittore su tele di formato leggermente più piccolo del reale busto di una persona che creano immutabili Forme del tempo.